Vorremmo riportavi il contenuto di un documento che è il profilo del criminale più famoso al mondo stilato dal profiler più famoso al mondo, l’agente speciale di supervisione (SSA) John E. Douglas. Indipendentemente dalle condivisioni o meno sui suoi metodi di criminal profiling, resta indubbiamente interessante vedere come l’approccio e il punto di vista di un personaggio così noto nella criminologia come John Douglas.
Douglas è stato direttore del programma di analisi investigativa criminale presso il National Center for the Analysis of Violent Crime (NCAVC) dell’FBI. L’analisi è stata preparata per Cosgrove-Meurer Productions, Inc. nel 1988, in relazione alla famigerata serie di omicidi di “Jack lo Squartatore” avvenuti a Londra nel 1888.
A seguire vediamo insieme punto per punto quello che ci riporta Douglas:
Sulle vittime
In ogni omicidio, la vittima era una prostituta con una reputazione di forti bevute. Questi due ingredienti rendono le vittime particolarmente vulnerabili. Questa “alta vulnerabilità” deriva dal fatto che è molto probabile che una prostituta che beve molto sia vittima di un crimine violento.
Dato che 100 anni fa la prostituzione non era organizzata come oggi, le donne lavoravano in modo indipendente e quindi erano più a rischio di essere aggredite fisicamente, violentate e derubate.
Queste prostitute non si vestivano diversamente dalle altre donne dell’epoca. Di solito esercitavano la prostituzione in vicoli bui o in case fatiscenti. Le prostitute prese di mira da Jack lo Squartatore avevano quasi il doppio dell’età media delle prostitute di oggi. A parte l’età, non c’erano altre somiglianze sorprendenti tra loro.
L’autore dell’analisi ipotizza che le vittime siano state prese di mira perché erano facili da trovare ed adescare, in quanto non era Jack lo Squartatore a dover avviare il contatto, ma erano le prostitute a rivolgersi a lui.
Sul modus operandi
Alcuni criminologi e scienziati comportamentali hanno scritto in passato che i soggetti manterranno il loro modus operandi (MO) e che è proprio questo a collegare i cosiddetti “reati caratteristici”. Questa conclusione è errata. Un soggetto cambierà il suo MO man mano che acquisisce esperienza, imparerà a farlo. Tuttavia, i desideri e i bisogni personali del soggetto sono espressi nell’aspetto rituale di un crimine.
Per Jack lo Squartatore, la selezione del bersaglio, l’approccio e il metodo del suo attacco iniziale sono tutti aspetti del suo modus operandi. Ciò che avviene dopo di questo è il rituale. Il rituale potrebbe diventare più elaborato, come nel caso dell’ultimo omicidio, perché il soggetto ha avuto più tempo per mettere in atto le sue fantasie. Tuttavia, gli investigatori non si aspetterebbero necessariamente lo stesso tipo di omicidio in futuro, soprattutto se le successive vittime venissero uccise all’aperto. In questi casi, il soggetto non avrebbe il tempo di compiere i suoi rituali.
Comportamento pre e post reato
Prima di ogni omicidio, il soggetto si trovava in un pub locale a bere alcolici, abbassando così le sue inibizioni. Sarebbe stato visto camminare in tutta la zona di Whitechapel durante le prime ore della sera. Non cercava specificamente una donna con un certo aspetto. Tuttavia, non è un caso che abbia ucciso delle prostitute. Era a conoscenza di dove e quando attaccare le sue vittime.
Dopo il reato, il soggetto sarebbe tornato in una zona in cui lavarsi via il sangue e cambiarsi i vestiti. Non ci si aspetterebbe che prendesse parte alle indagini della polizia né che fornisse false informazioni.
Jack lo Squartatore dava la caccia alle sue vittime ogni notte. Quando non riusciva a trovare un’altra vittima, tornava nei luoghi in cui aveva ucciso le sue vittime precedenti, per rivivere i suoi crimini di lussuria.
Secondo l’autore, Jack lo Squartatore non si sarebbe suicidato dopo l’ultimo omicidio. In genere, quando reati di questo tipo cessano, è perché il criminale è stato quasi identificato, è stato interrogato dalla polizia, o è stato arrestato per un altro tipo di reato.
Sulle tecniche investigative e processuali
Jack lo Squartatore sarebbe stato più adatto a un interrogatorio nelle prime ore del mattino, quando si sarebbe sentito più rilassato e sicuro di confessare gli omicidi. Si sarebbe sentito più rilassato nello scrivere della sua motivazione per l’uccisione delle donne. Non si sarebbe scosso né sconvolto visibilmente se accusato direttamente degli omicidi. Tuttavia, sarebbe stato psicologicamente e fisiologicamente stressato se messo di fronte alla realtà di essere stato contaminato dal sangue delle vittime. Jack lo Squartatore credeva che gli omicidi fossero giustificati, e che stesse solo rimuovendo cose deperibili, come spazzatura.
Sui tratti e le caratteristiche del criminale
Questi omicidi sono definiti “Omicidi di Lussuria”. La parola lussuria non significa amore, né ha un significato sessuale, se non per il fatto che il soggetto attacca le zone genitali delle sue vittime. Le aree vaginali ed il seno sono il punto focale dell’attacco nelle donne, mentre nell’uomo sono il pene e lo scroto. In genere, gli uomini attaccati in questo modo sono vittime coinvolte in una relazione omosessuale.
L’autore non ha mai avuto esperienza con assassini seriali di lussuria di sesso femminile, né nella ricerca né nei casi ricevuti all’NCAVC. Pertanto, per questo motivo, Jack lo Squartatore era un uomo. Era di razza bianca, visto che il bianco era la razza predominante nei luoghi delle scene del crimine, e in genere reati di questo tipo si verificano tra persone della stessa razza.
L’età media di inizio per questo tipo di omicidi è generalmente tra la metà e la fine dei vent’anni. Vista l’elevata psicopatologia mostrata sulla scena del crimine, la capacità del soggetto di conversare con la vittima fino a quando non si trova un luogo adatto, e la capacità di evitare di essere scoperto, lo posizionano nella fascia di età tra i 28 ed i 36 anni. Tuttavia, l’età è una caratteristica difficile da classificare, di conseguenza l’autore non escluderebbe un sospettato praticabile esclusivamente in base all’età.
Il soggetto non avrebbe un aspetto particolare, ma gli abiti che indossa al momento degli assalti non sarebbero quelli che indossa ogni giorno. Vuole dare alle donne ignare (prostitute) l’impressione di avere soldi. Di conseguenza questo lo solleva dall’avviare il contatto.
Il soggetto proverrebbe da una famiglia in cui è stato cresciuto da una madre autoritaria e da un padre debole, passivo e/o assente. È probabile che sua madre bevesse molto e apprezzasse la compagnia di molti uomini. Di conseguenza, non avrebbe ricevuto cure e contatti coerenti con modelli di adulti stabili. Per questo, sarebbe distaccato socialmente e avrebbe sviluppato una ridotta risposta emotiva verso il prossimo. Sarebbe diventato asociale, preferendo stare da solo. La sua rabbia sarebbe stata interiorizzata e nei suoi anni più giovani avrebbe espresso le sue emozioni distruttive represse appiccando incendi e torturando piccoli animali. Compiendo questi atti, avrebbe scoperto una maggiore dominanza, potere e controllo, e avrebbe imparato a continuare a compiere atti violenti e distruttivi senza essere scoperto né punito.
Con il passare degli anni, la sua fantasia avrebbe sviluppato una forte componente che includeva dominanza, crudeltà e mutilazione delle donne. Ci si aspetterebbe di trovare prove della sua vita fantasy violenta e distruttiva nei suoi scritti personali, così come in disegni di donne mutilate.
Per quanto riguarda il lavoro, cercherebbe una posizione in cui poter lavorare da solo e sperimentare indirettamente le sue fantasie distruttive. Tale impiego potrebbe includere il lavoro di macellaio, impresario di pompe funebri, assistente del medico legale, o assistente ospedaliero. Sarebbe occupato dal lunedì al venerdì e sarebbe libero il venerdì sera, il sabato e la domenica.
Questo tipo di criminale non sarebbe percepito come sposato. Se fosse stato sposato in passato, lo sarebbe stato con qualcuno più grande di lui, e il matrimonio sarebbe stato di breve durata. Non sarebbe bravo a conoscere le persone dal punto di vista sociale, e la maggior parte delle sue relazioni eterosessuali sarebbero con prostitute. Data la mancanza di pratiche igieniche da parte delle prostitute dell’epoca e l’assenza di cure per le malattie veneree, potrebbe essere stato infetto. In caso di infezione, ciò avrebbe alimentato ulteriormente il suo odio e il suo disgusto per le donne.
Sarebbe percepito come silenzioso, solitario, timido, leggermente riservato, obbediente, pulito e ordinato nell’aspetto e quando lavora. Bevuto qualche drink nei pub locali, diventerebbe più rilassato e gli sarebbe più facile parlare. Vivrebbe o lavorerebbe nella zona di Whitechapel. Il primo omicidio dovrebbe avvenire nelle vicinanze della sua casa o del suo posto di lavoro. Si noti che il London Hospital si trova a un solo isolato dal primo omicidio, e che, come affermato in precedenza in questa analisi, ci si aspetterebbe altri crimini violenti in questa zona.
Gli investigatori lo avrebbero interrogato durante le indagini, e probabilmente la polizia gli avrebbe parlato in diverse occasioni. Purtroppo, all’epoca, non c’era modo di correlare questo tipo di informazioni. Pertanto, è stato trascurato. Gli investigatori e i cittadini della comunità avevano un’idea preconcetta o un’immagine di ciò che sarebbe stato Jack lo Squartatore. Per via del fatto che si credeva che avrebbe avuto un aspetto strano o macabro, è stato trascurato e/o eliminato come potenziale sospettato.”